Achaz (ebr. אָחָז, diminutivo di יְהוּאָחָז, come mostrato dal riferimento a lui come Ya-u-ha-zi in cuneiforme (l’iscrizione di Tiglat-Pileser iii), che significa “yhwh regge”), re di Giuda (743–727 aEV), figlio di * Jotham e padre di * Ezechia. Acaz salì al trono all’età di 20 anni e governò per 16 anni. Sembra, tuttavia, che abbia governato da solo solo per sette anni, condividendo i primi nove anni con suo padre come reggente di suo nonno * Uzzia (785-733 aC), che era inabile da una terribile malattia della pelle. Apparentemente Acaz si rifiutò di unirsi all’alleanza anti-assira di Aram, Israele settentrionale, i Filistei e altri, senza dubbio credendo che il potere assiro fosse irresistibile. Questo rifiuto portò alla “guerra siro-efraimita” del 733, quando Israele e Aram invasero Giuda (ii Re 15:37; ii Cron. 28: 5 ss.), Portarono via molti prigionieri e progettarono di conquistare Giuda e di stabilirsi su, sotto un certo Ben Tabeel, un regime favorevole ad un’alleanza anti-assira (per una diversa motivazione, vedi HL Ginsberg in Bibliografia). Nel corso della guerra Acaz perse il controllo del Negev e delle pendici occidentali delle colline della Giudea ai Filistei (II Cron. 28:18) e di Elat agli Edomiti (II Re 16: 6).
Acaz si rivolse in cerca di aiuto all’assiro Tiglat-Pileser iii la cui sovranità lui, o Uzziah, aveva probabilmente riconosciuto uno o più anni prima. Tiglat-Pileser allora avanzò contro Aram e Israele. Acaz è andato a Damasco per rendere omaggio al vincitore; da lì inviò istruzioni al sommo sacerdote Uria di introdurre i culti aramei (assiri?) nel Tempio di Gerusalemme e, in particolare, di costruire un altare modellato su un altare (di tipo assiro?) che aveva visto a Damasco. Successivamente, egli stesso fece sacrifici su questo altare (II Re 16: 7 ss.). Achaz ha apportato altri cambiamenti di vasta portata nel Tempio e, oltre a spogliare il tesoro del Tempio e il suo, ha fuso alcuni dei vasi del Tempio per il suo tributo al re assiro. Ha anche installato una meridiana nel Tempio (II Re 20:11). Dei suoi ministri, sono noti i nomi di Shebna, l’amministratore (?; Isa. 22:15), e Eshna, “servo di Achaz”, quest’ultimo da un sigillo scoperto di recente (vedere: em, 1 (1950), 207). Più recentemente, è stata pubblicata un’impronta di sigillo che recita “appartenente ad Acaz (figlio di) Yehotam, re di Giuda”.
Achaz, accusato di praticare antichi culti cananei, come il rito del fuoco di Moloch, è uno dei re che hanno fatto il male agli occhi del Signore (II Re 16: 3-4). Secondo II Re, Acaz fu sepolto nella volta reale della Città di Davide, ma secondo II Cronache, solo a Gerusalemme. Nel Talmud (Pes. 56a) suo figlio Ezechia è lodato per aver dato ad Acaz il funerale di un povero come espiazione per i peccati di Acaz e per dissociarsi dalle politiche religiose di suo padre. Sebbene la storia di Acaz fosse offuscata, i rabbini gli attribuirono il merito di essere stato il figlio e il padre di re giusti oltre ad aver accettato la riprensione di Uzzia, che gli assicurò una parte nel mondo a venire (Sanh. 104a).
bibliografia:
HL Ginsberg, in: Quarto Congresso mondiale di studi ebraici. Documenti, 1 (1967), 9 1 ss .; W. Rudolph, Chronikbücher (1955), 289–90; Y. Liver (ed.), Historyah Ẓeva’it shel Ereẓ Yisrael … (1964), indice, incl. bibl .; em, 1 (1965), 206-9, incl. bibl .; A. Reifenberg, Antiche arti ebraiche (1950), 34; Ginzberg, Leggende, indice. Inserisci. bibliografia: N. Na’aman, in: vt, 48 (1998), 333-49; R. tedesco, Messaggi dal passato (1999), 205.