Cohen, shaye jd (1949–), importante storico degli ebrei e del giudaismo nel mondo della tarda antichità. Cohen ha conseguito la laurea presso lo Yeshiva College (1970), l’ordinazione rabbinica presso il Jewish Theological Seminary (1974) e il dottorato di ricerca. dalla Columbia University (1975). Ha insegnato al Jewish Theological Seminary (1974-91), dove è stato anche decano della Graduate School, e alla Brown University (1991-2001), dove ha servito come Ungerleider Professor of Judaic Studies e direttore del programma in Judaic studi. Dal 2001 è stato Professore Littauer di Letteratura Ebraica e Filosofia all’Università di Harvard.
Cohen è l’autore o l’editore di nove libri, incluso Dai Maccabei alla Mishnah (1987), ampiamente utilizzato come libro di testo nei college e nei corsi di educazione degli adulti, e Gli inizi dell’ebraicità (1999) e dozzine di articoli.
Il fulcro della ricerca di Cohen è il confine tra ebrei e gentili e tra il giudaismo e le culture circostanti. Cosa rende un ebreo un ebreo e cosa rende un non ebreo un non ebreo? Un non ebreo può diventare un ebreo e, in caso affermativo, come e un ebreo può diventare non ebreo e, in caso affermativo, come? Come si confronta il confine ebraico tra ebreo e non ebreo con il confine ebraico tra ebreo maschio e femmina ebrea? Basandosi su fonti in ebraico, aramaico, greco e latino, Cohen sostiene la fluidità degli indicatori di identità nel mondo antico. Insiste anche sul fatto che la reazione ebraica all’ellenismo nell’antichità e al cristianesimo dall’antichità ai tempi moderni è consistita sia di resistenza che di accomodamento, ed entrambe le posizioni hanno avuto un’influenza di vasta portata sulla storia del giudaismo.
[Jay Harris (2a ed.)]