Halakah è il contenuto legalistico della tradizione ebraica distinto da haggadah, la parte non legale che comprende materiale in gran parte omiletico, etico e folcloristico. Il termine Halakah, dal verbo ebraico halak (camminare), significa la via per camminare, condurre. Al singolare denota una legge individuale o una legge nel senso astratto onnicomprensivo; al plurale (Halakot) si riferisce a raccolte di leggi.
La legge ebraica inizia con la Torah (Pentateuco), sulla quale i rabbini di Palestina e Babilonia hanno eretto una sovrastruttura legale la cui formulazione principale è il talmud. La visione tradizionale è che la rivelazione Sinaitica della Legge Scritta fosse accompagnata da una Legge Orale altrettanto autorevole, che ha ampliato e chiarito le sue affermazioni spesso generali, e che i rabbini, attraverso l’interpretazione, hanno convalidato per le generazioni successive le fonti nella prima che hanno autenticato il quest’ultimo. L’opinione critica moderna, tuttavia, è che, poiché la Torah divenne fermamente stabilita come costituzione del popolo ebraico dopo l’istituzione del Secondo Commonwealth in epoca post-esilica, i rabbini, attraverso l’interpretazione e la reinterpretazione, soddisfacevano la necessità di sviluppare le sue disposizioni per un tempo diverso e altre condizioni in specifici atti legislativi che avrebbero comportato nuove idee e nuovi problemi, sebbene generalmente credessero che la loro comprensione del testo biblico fosse conforme alla sua intenzione originale.
Gli sforzi delle prime autorità rabbiniche, i Tannaim, furono, dopo vagliatura e analisi, compilati (c. ad 200) da Rabbi judah ha-nasi in un codice, la mishnah. Per i successivi 300 anni divenne il veicolo di discussione e istruzione nelle accademie di Palestina e Babilonia, dove i successivi saggi, gli Amoraim, cercarono di chiarire le ambiguità e di armonizzare le affermazioni mishnaiche con altre tradizioni esterne ugualmente autorevoli ma apparentemente contraddittorie contenute nel Baraitot. La registrazione di queste deliberazioni è la gemarah, che insieme alla Mishnah forma il Talmud. La versione babilonese del Talmud è considerata più autorevole di quella palestinese.
Studiosi successivi hanno chiarito la tradizione talmudica attraverso risposte giuridiche a specifiche questioni di diritto derivanti da casi pratici, e le conclusioni formano una vasta letteratura ebraica responsa, che continua fino al presente. Ma il risultato più importante è stato nell’area della codificazione dei contenuti del Talmud, le cui discussioni sconnesse e il materiale non indicizzato lo hanno reso poco maneggevole per lo studioso come certamente lo era per i profani. Tra i vari tentativi, i codici di Moses maimonide (il Mishneh Torah del XII secolo) e Giuseppe caro (il Shulḥan Aruk del XVI secolo) furono tra i più riusciti, con il lavoro di Caro che divenne per la maggior parte dei tradizionalisti l’affermazione autorevole della Halakah.
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[r. krinsky]