Commissione Morgenthau

Commissione Morgenthau (luglio-settembre 1919), commissione statunitense, guidata da Henry * Morgenthau Sr., per indagare sulla situazione degli ebrei polacchi dopo i pogrom che hanno avuto luogo in Polonia alla fine della prima guerra mondiale. La notizia dei pogrom ha scatenato manifestazioni tempestose negli importanti centri ebraici dell’Occidente. I rappresentanti del Comitato Nazionale Polacco a Parigi erano turbati dalla portata di questa reazione e cercarono di migliorare la loro immagine presso il pubblico e tra i principali statisti al fine di rafforzare la loro posizione nei prossimi negoziati sul trattato di pace. È in questo contesto che il premier polacco, Ignace Paderewski, ha suggerito al presidente Wilson di inviare in Polonia una commissione americana per svolgere un’indagine obiettiva sui fatti sul posto e per provare che le voci circolate sono stati maliziosamente esagerati.

La missione, oltre al suo presidente, includeva il tenente generale E. Jadwin, l’avvocato HG Johnson e il giurista Arthur L. * Goodhart come consigliere. La commissione ha ritenuto che il suo compito non fosse solo quello di prendere nota dei fatti, ma di scoprire le loro cause e di offrire proposte per migliorare la situazione. Le attività della commissione in Polonia sono durate due mesi. I dibattiti pubblici e parlamentari sulla ratifica del Trattato di Versailles e del Trattato di minoranza (vedi * Minority Rights) ad esso connessi hanno suscitato una sensibilità esagerata tra i polacchi, alcuni dei quali erano inclini a considerare la commissione come un’espressione di sfiducia da parte dell’Intesa anglo-francese. La Commissione Morgenthau ha incontrato i rappresentanti dei vari gruppi ebraici polacchi, prestando particolare attenzione alle opinioni dei rappresentanti del parlamento e dei leader dei partiti politici. Morgenthau non ha nascosto la sua simpatia per gli assimilazionisti ed è rimasto impressionato dal ẓaddik di Gur (* Gora Kalwaria) come portavoce delle masse ḥasidiche. La commissione ha visitato i grandi centri urbani e ha trascorso un po ‘di tempo in aree contese come * Lvov e * Vilna, così come in città come * Pinsk e * Kielce che erano state teatro di pogrom. Morgenthau ha parlato con un numero considerevole di leader polacchi di vari partiti politici. Morgenthau trattò con rispetto la figura non convenzionale del maresciallo * Pilsudski, quest’ultimo senza fare alcuno sforzo per nascondere la sua insoddisfazione per l’intera idea della commissione, come un insulto all’onore della Polonia. A causa della sua delicata posizione di ebreo, Morgenthau ha voluto sembrare obiettivo ed era incline a giustificare i polacchi il più possibile.

Il rapporto della commissione è stato pubblicato nel New York Times il 3 ottobre 1919. Tendeva a ridurre al minimo lo scoppio della violenza a una serie di incidenti verificatisi in un contesto di tensione e atti ostili, perpetrati dagli eserciti di occupazione e dalle forze in ritirata. Quanto al futuro, doveva essere assicurata l’uguaglianza di tutti i cittadini, senza distinzioni di diritti o doveri. Dovevano essere compiuti sforzi per introdurre cambiamenti nella vita degli ebrei diversificando i rami dell’economia in cui erano impegnati e aumentando la formazione professionale.

bibliografia:

H. Morgenthau, Tutto in una vita (1922); AL Goodhart, La Polonia e le corse delle minoranze (1920); ajyb, 22 (1920/21), 255; Sua Maestà Rabinowicz, L’eredità degli ebrei polacchi (1965), 38-41. Inserisci. bibliografia: S. Netzer, Ma’avak Yehudei Polin al Zekhuyoteihem ha-Ezraḥiyot ve-ha-Le’ummiyot (1980), indice; Bollettino del Comitato delle delegazioni ebraiche alla Conferenza di pace, N. 12 (16 marzo 1920), 2.

[Moshe Landau]