Mastema

Mastema (ebr. מַשְׂטֵמָה), il nome del diavolo nel Libro dei * Giubilei. È lì identico a Satana e in un’occasione l’autore parla anche (1:20) degli spiriti di Belial. Come altre opere originate dal movimento più ampio all’interno del quale è nata la Setta del Mar Morto, il Libro dei Giubilei è caratterizzato da una tendenza dualistica, e in esso il diavolo Mastema gioca un ruolo importante, essendo l’avversario delle forze della rettitudine. È il capo degli spiriti maligni. Dopo il diluvio, una decima parte dei suoi spiriti ricevette il permesso da Dio di eseguire il potere della sua volontà sui figli degli uomini e le altre nove parti furono imprigionate nel luogo della condanna. Non Dio, ma Mastema causò la prova di Abrahamo proponendo che Dio richiedesse ad Abrahamo di sacrificare Isacco per mettere alla prova il suo amore e la sua obbedienza. Lui, e non Dio, cercò di uccidere Mosè al suo ritorno in Egitto nel luogo di alloggio (Es. 4:24) e aiutò anche gli stregoni egiziani contro Mosè e uccise tutti i primogeniti nel paese d’Egitto.

Il nome si trova in Osea 9: 7, 8 come nome comune che significa “inimicizia”. Non è stato tradotto nella versione greca del Libro dei Giubilei ma trascritto in caratteri greci, e quindi è entrato nelle versioni latina ed etiope del libro. Ma il significato normale del nome è visto nel termine “il principe della Mastemah” (sar ha-Mastemah) nello stesso libro, che significa anche “il principe dell’inimicizia”. Lo stesso titolo ricorre nell’originale ebraico nell’introduzione del libro ebraico medievale di Asaf il medico nello stesso contesto di Mastema nel capitolo 10 dei Giubilei, un’ulteriore indicazione che questa introduzione dipende da un libro ebraico di Noè scritto da un antico autore ebreo dagli stessi ambienti in cui ha avuto origine il Libro dei Giubilei. Mastema, cioè il Satana, è menzionato anche negli Atti (greci) di Filippo capitolo 13 (Standard fatto apostale, 2 (1903), 7). Il nome comune mastema si trova nei Rotoli del Mar Morto in connessione con Belial, un altro nome di Satana frequente nei Rotoli del Mar Morto e in letteratura simile, dove è anche chiamato “l’angelo di Mastema”. Quindi il termine è tipico dell’intera tendenza dualistica nell’antica letteratura ebraica.

bibliografia:

RH Charles (a cura di), Il Libro dei Giubilei (1902), 80 n. 8; S. Muntner, Mavo le-Sefer Asaf ha-Rofe (1957), 149; M. Baillet, JT Milik e R. de Vaux, Le piccole grotte di QumrḌn (1962) 135; J. Light (a cura di), Megillat ha-Serakhim (1965), 93; JM Allegro, Grotta di Qumran, 4 (1968), 70.

[David Flusser]