Liturgista; b. Efferen, vicino a Colonia, 17 aprile 1878; d. Maria Laach, 21 maggio 1963. Nel 1897 entrò nell’Abbazia di maria laach e lì, nel 1898, fu professa benedettina. Nel 1905, dopo gli studi filosofici e teologici a Maria Laach e Beuron, fu inviato a Lovanio, dove completò gli studi nel 1911 e conseguì il diploma di Dottorato in scienze morali e storiche. Gli anni a Lovanio furono decisivi per lui. Sotto A. Cauchie (morto nel 1922) apprese tutti i sottili metodi storici e tecnici di editing che sviluppò e migliorò durante le sue successive ricerche. Fu anche a Lovanio che incontrò i grandi maestri del suo ordine: C. Butler e G. Morin, nonché il grande liturgista inglese, E. Bishop. Tutti lo incoraggiarono e lo aiutarono, e così attraverso di lui influenzarono la ricerca liturgica accademica tedesca. Incoraggiato da Morin, è tornato alla sua tesi di dottorato Radulph de Rivo, l’ultimo rappresentante dell’antica liturgia romana (2 v. Louvain 1911; Münster 1915). Questo argomento lo ha portato al suo campo di interesse speciale, vale a dire, il problema degli antichi sacramenti, l’area tra i Adesivi e tutti i Messali.
Il primo risultato di questi studi è stata la pubblicazione di Il Sacramentarium Gelasianum della Franconia nella tradizione alemannica (Fonti storiche liturgiche e ricerca 1–2; Münster 1918) e una descrizione fondamentale degli obiettivi, dei problemi e dei metodi di ricerca, Obiettivi e compiti della ricerca sulla storia della liturgia (Fonti storiche liturgiche e ricerca 13; Münster 1919).
Negli anni dopo la prima guerra mondiale ha collaborato con il suo abate Ildefons herwegen († 1946), Romano guardini, FJ dÖlger († 1940), A. baumstark († 1948) e A. Rücker († 1948) in molte imprese che divennero caratteristiche della cultura liturgica tedesca e del rinnovamento. Fu chiamato a lavorare alla Biblioteca Vaticana nel 1924; dal 1927 al 1939 si dedicò alla sua prima grande serie di edizioni liturgiche e nel 1931 fu nominato professore di storia della chiesa primitiva, agiografia e storia della liturgia presso il Pontificio Istituto di Archeologia Cristiana. Già nel 1921 era un collaboratore del Benedettino americano; e nel 1927 entra a far parte della redazione.
Già nel 1927 Mohlberg lavorava regolarmente durante le vacanze a un catalogo di manoscritti medievali all’Università di Zurigo; a questo compito dedicò tutti i suoi sforzi quando, allo scoppio della guerra, dovette rifugiarsi in Svizzera. Il catalogo, pubblicato nel 1950, ricevette calorose lodi e riconoscimenti, che nel 1958 portarono infine a conferire a Mohlberg un dottorato onorario da parte della Facoltà di Filosofia dell’Università di Zurigo. Il suo metodo di catalogazione divenne un modello per altri, rese possibile l’ordinamento dei manoscritti liturgici e diede impulso a un nuovo lavoro scientifico nella liturgia.
Un ultimo fecondo periodo di lavoro creativo inizia per Mohlberg nel 1948, quando viene chiamato al pontificio collegio dell’Ordine Benedettino, Sant’Anselmo, dove dal 1950 al 1953 insegna liturgiologia e metodologia, e fino al 1962 dirige l’istituto liturgico fondato da il suo abate primate Bernard Kaelin. Con Peter Siffrin e Leo Eizenhöfer ha iniziato la seconda importante serie di edizioni dei Sacramentari romani. Nel 1948, in occasione del suo 70 ° compleanno, i suoi ex studenti pubblicarono il Festschrift Miscellanea Liturgica in onore di L. Cuniberti Mohlberg (2 v. Roma 1948-49); questa è stata una testimonianza impressionante del tipo di borsa di studio che Mohlberg ha incoraggiato.
Bibliografia: h. schmidt, “Bibliografia L. Cuniberti Mohlberg”, Miscellanea Liturgica in onore di L. Cuniberti Mohlberg, 2 v. (1948–49) 1: 15–39. b. neunheuser, Effemeridi liturgiche 78 (1964): 58–62. e. von severus, Archivi per studi liturgici 8 (1963): 5-8.
[e. von severus]