Sadr al-Din Muhammad b. Ibrahim Shirazi, comunemente noto come Mulla Sadra e con il titolo onorifico di Sadr almuta˒allihin, nacque intorno al 1572 a Shiraz, in Persia, da una famiglia politicamente potente e ricca, e morì a Bassora nel 1640. Il più famoso dei successivi Filosofi islamici di Persia, ha svolto i suoi primi studi a Shiraz e poi si è recato a Esfahān per studi più avanzati soprattutto nel campo della filosofia. Lì divenne uno studente di Baha˒ al-Din al-Amili e Mir Muhammad Baqir Damad, il fondatore della Scuola di Esfahan. Mulla Sadra divenne presto egli stesso un celebre filosofo ma a causa dell’opposizione di alcuni studiosi religiosi decise di lasciare Esfahān. Ha trascorso molti anni a Kahak, un villaggio vicino a Qom, in meditazione e isolamento spirituale, ma alla fine è tornato alla vita pubblica quando la scuola Khan è stata costruita per lui a Shiraz. Trascorse circa tre decenni dell’ultima parte della sua vita in quella città dove formò molti studenti e scrisse la maggior parte delle sue opere.
Mulla Sadra ha composto più di quaranta libri, tutti tranne uno in arabo, riguardanti sia le scienze religiose che la filosofia, la sua opera più famosa è al-Asfar al-arba˓a (I quattro viaggi). Era profondamente radicato negli insegnamenti di Ibn Sina, Suhrawardi e Ibn al-˓Arabi, oltre ad essere esperto nello studio dei commentari coranici, degli hadith e delle tradizioni degli imam sciiti e della teologia islamica. Ha creato una sintesi tra il pensiero puramente religioso dell’Islam in generale, islamico peripatetico (mashsha’i) filosofia, la School of Illumination (ishraq), e il sufismo dottrinale della scuola di Ibn ‘Arabi. Lo credeva autentico Hikma o filosofia / teosofia potevano essere raggiunte solo combinando conoscenza rivelata, illuminazione interiore e raziocinio e chiamò questo Hikma “La filosofia / teosofia trascendente” (al-hikma al-muta˓aliyya). I suoi insegnamenti si sono presto diffusi in tutta la Persia e l’India musulmana ed è stato senza dubbio il filosofo islamico più influente degli ultimi secoli. È la figura attorno alla quale ha avuto luogo la rinascita della filosofia islamica nella seconda metà del Novecento, soprattutto nella stessa Persia.