Diplomatico, arcivescovo ;. b. Runes, Francia, 28 agosto 1842; d. New Orleans, Louisiana, 9 agosto 1905. Ha studiato a Mende, dipartimento della Lozère, ea Enghien, in Belgio. All’età di 17 anni è emigrato negli Stati Uniti ed è entrato nel Seminario di St. Mary, Baltimora, nel Maryland. Prima della sua ordinazione nel giugno del 1865, insegnò al St. Charles College, Catonsville, nel Maryland. I suoi primi anni come sacerdote furono trascorsi come assistente alla St. John’s Church, poi parroco di St. Joseph’s, entrambi a Baltimora; nel 1882 divenne parroco di St. Matthew’s, Washington, DC. Nel novembre del 1891 fu consacrato vescovo titolare di Arabissus e coadiutore con diritto di successione all’arcivescovo JB Salpointe di santa fe, New Mexico. Quando Salpointe si dimise, Chapelle divenne arcivescovo nel 1894 e governò Santa Fe fino al 1897.
Il 1 dicembre 1897, poco prima dello scoppio della guerra ispano-americana, Chapelle fu trasferita al
Arcidiocesi di New Orleans come suo sesto arcivescovo. Nel 1898 fu nominato delegato apostolico a Porto Rico e Cuba e incaricato d’affari delle Isole Filippine. All’inizio del 1899 visitò l’area dei Caraibi, tornando alla sua sede in aprile per ricevere il pallio dal vescovo Edward Fitzgerald di Little Rock, Arkansas. Nello stesso anno si recò nelle Filippine e mentre si trovava a Manila ottenne la liberazione di sacerdoti e religiosi fatti prigionieri da Aguinaldo. In seguito aiutò a risolvere i molti problemi relativi alle proprietà della Chiesa e ai diritti parrocchiali del clero spagnolo nelle isole. Leone XIII, in un breve pontificio, lodò l’opera dell’arcivescovo; fu nominato assistente al soglio pontificio e conte della corte romana. Sebbene Chapelle chiedesse di essere sollevato dai doveri diplomatici per dedicare le sue energie a New Orleans, continuò temporaneamente come delegato apostolico a Cuba e Porto Rico, dirigendo la ridistribuzione delle diocesi e delle parrocchie lì.
Nonostante le frequenti e lunghe assenze da New Orleans, Chapelle fondò 12 parrocchie e missioni, portò i padri domenicani all’arcidiocesi e aprì il seminario teologico St. Louis a Faubourg Bouligny. Una delle sue principali preoccupazioni durante il suo mandato a New Orleans è stata la riduzione del debito diocesano che aveva gravato su tre dei suoi predecessori. Riuscì a liquidare il debito ma non senza alienare alcuni suoi sacerdoti, i quali sostenevano che la tassa imposta dall’arcivescovo, oltre ai normali accertamenti, fosse eccessiva. Un altro motivo di lamentela è stato il numero e la durata delle sue assenze dall’arcidiocesi in missioni diplomatiche. Come per rispondere alle sue critiche, l’arcivescovo programmò una serie di visite parrocchiali nel 1905, raggiungendo in luglio la parrocchia più lontana, il lago Charles. Lì apprese che a New Orleans era scoppiata un’epidemia di febbre gialla. Si affrettò a tornare in città, ma pochi giorni dopo morì, vittima della malattia.
Bibliografia: fj tschan, Dizionario della biografia americana, ed. un. johnson e d. malone, 20 v. (New York 1928-36) 4: 11-12.
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