HANANEL I ḤUSHI’EL († 1055/56), studioso, abbattimentoe commentatore. Hananel nacque a * Kairouan, figlio di * Ḥushi’el b. Elhanan. Le prime autorità si riferiscono a lui come “di Roma”, dando credito al suggerimento di origine italiana. Come suo padre, gli fu concesso il titolo resh bei rabbanan (“capo tra i rabbini”) dalle accademie babilonesi. Dopo la sua morte a Kairouan il titolo passò a * Nissim Gaon, suo allievo. L’opera più importante di Hananel, che non è stata completamente conservata, è stato il suo commento al Talmud. A differenza di Rashi, si è limitato solo all’argomento e non ha dato un commento continuo, la sua intenzione principale era quella di riassumere la discussione e decidere il halakhah. Ha fatto grande affidamento sul Geonim, e in particolare su * Hai Gaon a cui si riferisce come “il gaon“senza ulteriori precisazioni. In molti luoghi il commento di Hananel è semplicemente una copia parola per parola del commento di Hai, a volte senza riconoscimento. Quando scrive” abbiamo ricevuto “una certa spiegazione – che contraddice l’opinione del Geonim – il riferimento è alle tradizioni ricevute dal padre o da precedenti studiosi italiani, al cui insegnamento attingeva. Il commentario contiene spiegazioni di molte parole difficili, principalmente in arabo o in greco, la maggior parte delle quali ha trovato la sua strada nel Arukh di * Nathan b. Jehiel di Roma. Hananel fu il primo a fare un uso frequente del Talmud di Gerusalemme * e lo confronta regolarmente con le discussioni del Talmud babilonese. Di conseguenza alcuni studiosi hanno esagerato l’importanza della sua influenza sulla diffusione in particolare dello studio del Talmud di Gerusalemme. Oltre al Talmud di Gerusalemme, nel suo commento include anche molto del Tosefta e dell’halakhico Midrashim. Non è certo se il commentario coprisse tutti i sei ordini del Talmud, e in particolare se scrisse commenti a quei trattati i cui soggetti non hanno alcuna applicazione pratica. I seguenti dei suoi commenti sono esistenti: Berakhot (raccolti da libri e manoscritti pubblicati in B. Lewin, Oẓar ha-Ge’onim, 1 (1928), appendice; l’intero ordine Mo’ed (pubblicato nelle edizioni standard del Talmud); la maggior parte dell’ordine Nashim (anche in Oẓar ha-Ge’onim, 7-11 (1936-42)); la maggior parte dell’ordine Nezikin (nel Talmud standard); e un frammento da trattare Ḥullin (a cura di B. Lewin, in: Sefer ha-Yovel – JL Fishman (1926), 72–79). I commenti a Horayot (nell’edizione standard del Talmud) e Sto sbadigliando (gli ultimi tre capitoli, a cura di IM Ben-Menahem (1942)) a lui attribuiti non sono da lui. Questo elenco mostra che ha scritto anche commenti a sezioni non di applicazione pratica (ad esempio, la seconda metà del trattato Pesahim e il frammento di Ḥullin che include il capitolo ii).
Il commento di Hananel ottenne un’ampia diffusione subito dopo la sua comparsa e servì da ponte principale tra l’insegnamento del babilonese Geonim e gli studiosi del Nord Africa e quello degli studiosi d’Europa e di Ere Israele. * Eliezer b. Nathan è stato il primo degli studiosi di Francia e Germania a utilizzarlo e diffonderlo, e Nathan b. Jehiel di Roma è stato il primo degli studiosi italiani. In Ereẓ Israel fu usato per primo da * Nathan (Av ha-yeshivah) e in Spagna dall’autore di Sha’arei Shavu’ot (vedi Isaac b. Reuben). Tra gli studiosi del Nord Africa ne fece largo uso Isaac * Alfasi che copiò moltissime delle sue sentenze, sia in suo nome che in forma anonima; infatti tutta l’opera di Alfasi si basa su di essa. Da Alfasi passò agli studiosi di Spagna dopo di lui, come * Joseph ibn Migash, * Maimonide, Meir ha-Levi * Abulafia e altri. In Germania e in Francia i tosafisti si basavano in larga misura su Hananel, ed è spesso citato da loro. Tutti i rishonim attribuì grande importanza alle letture del Talmud incorporate nel suo commento, e lui stesso più volte enfatizzò le sue letture. Oltre al suo commento ha scritto un La mia religione di spedizione di cui non si conosce la natura (vedi S. Assaf, Teshuvot ha-Ge’onim (1942), 51), e ci sono una serie di citazioni da un libro in Hilkhot Terefot. rishonim cito il suo commento al Pentateuco e frammenti di esso sono stati raccolti da A. Berliner (in Migdal Ḥananel, 1876) e da J. Gad (Sheloshah Me’orot ha-Gedolim, 1950). Alcuni dei rishonim attribuito erroneamente ad Hananel l’anonimo Spedizione Mikẓo’ot.
bibliografia:
SJL Rapoport, in: Bikkurei ha-Ittim, 12 (1831), 11-33; Migdal Ḥananel (1876), include biografia; S. Poznański, in: Festschrift … A. Harkavy (1908), 194–8 (ebr. Pt.); Kohut, Arukh, 1 (19262), 12–13 (introd.); V. Aptowitzer, in: Rapporto annuale dell’Israelita-TeologicoIstituto scolastico a Vienna, 37–39 (1933), 3–50; (= Sinai, 12 (1943), 106-19); S. Abramson, in: Sinai, 23 (1948), 57-86; la stessa cosa; Rav Nissim Ga’on (1965), indice; Urbach, Tosafot, indice.
[Israel Moses Ta-Shma]