Lewy, julius (1895-1963), filologo semitico e assiriologo. Nato a Berlino, ha iniziato gli studi assiriologici con Heinrich Zimmern a Lipsia. Dopo un’interruzione di cinque anni nel servizio militare, ha ripreso gli studi a Berlino con Friedrich Delitzsch e Eduard Meyer e ha conseguito il dottorato di ricerca. Ha insegnato all’Università di Giessen dal 1922 (professore, 1930). Dal 1929 al 1936 è stato curatore della collezione di tavolette cuneiformi Hilprecht presso l’Università di Jena. Licenziato dal suo incarico dai nazisti, lasciò la Germania nel 1933 e insegnò alla Sorbona di Parigi nel 1933-34. Poi venne negli Stati Uniti e insegnò alla Johns Hopkins nel 1934 quando * Albright era in Palestina. Lewy divenne professore all’Hebrew Union College di Cincinnati nel 1936 e lì insegnò lingue semitiche e Bibbia fino al 1963, morendo poco dopo il suo pensionamento.
Le sue opere principali sono Ricerca sulla grammatica accadica (1921); Studi sugli antichi testi assiri della Cappadocia (1922); Il Kültepetexte della Collezione Frida Hahn (1930); e in collaborazione con G. Eissler, Antichi documenti legali assiri di Kültepe (2 voll., 1930-35). Lewy ha anche pubblicato molti articoli su questioni filologiche, grammatica accadica, studio della religione assiro-babilonese e problemi riguardanti lo studio dei documenti assiri della Cappadocia scoperti a Kültepe (l’antico Kanish). Le opere di Lewy sono di particolare importanza per lo studio dei vecchi testi assiri. In questa branca dell’assiriologia, Lewy è stato uno dei più importanti ricercatori moderni. In molte delle sue opere, ha discusso i problemi derivanti dallo studio della storia antica del popolo ebraico e questioni bibliche; per esempio Cronologia dei re di Israele e di Giuda (1927) e i problemi degli Habiru e degli Ebrei, sui quali scrive nel periodico Hebrew Union College annuale (1939, 1940 e 1957). Anche sua moglie, ildegarda lewy, era un’assiriologa. Ha sostituito il marito all’Hebrew Union College dopo la sua morte.
Inserisci. bibliografia:
W. Gwaltney, Jr., in: dbi, 2: 59–60.
[Hayim Tadmor /
S. David Sperling (2a ed.)]