Pontificato: 150 o 157-153 o 168. Eusebio dice che Aniceto governò per 11 anni, ponendo la sua morte nel 168, l’ottavo anno di Marco Aurelio (Hist. 4.11, 14, 19, 22; 5.6, 24; Ireneo 3.3). Girolamo (Chron. ) data la sua ascesa al diciottesimo anno di Antonino Pio (155 o 156). policarpo venne da Smirne per discutere con Aniceto variazioni nella data di Pasqua secondo i sistemi quartodecimani e romani. Le discussioni terminarono amichevolmente, ma sia Roma che l’Oriente continuarono la loro tradizionale osservanza separata della festa. In effetti, a quel tempo Roma non aveva una festa pasquale speciale, ma osservava la risurrezione ogni domenica. Il martirio di Policarpo al suo ritorno a Smirne nel 155 fissa l’inizio dell’episcopato di Aniceto nel 155 o prima.
Eusebio ricorda che lo gnostico valentino rimase a Roma fino al pontificato di Aniceto, e che c’erano il grande studioso siriano Egesippo e Giustino martire. Il pontifiealis liberi dice Anicetus era da emesa (Homs) in Siria e che era un martire, ma questo è incerto. Si riferisce inoltre che proibì ai chierici di portare i capelli lunghi e fornisce due resoconti della sua sepoltura: uno in Vaticano e l’altro nel cimitero di Callisto, che non esisteva, almeno di nome, fino a 50 anni dopo. Si riferisce che Anacleto (79? -92?) Costruì un monumento sepolcrale per Pietro ma probabilmente scambia quel papa per Aniceto poiché si riferisce al tropaion menzionato dal sacerdote romano Gaio nel II secolo; recenti scavi sotto San Pietro hanno dimostrato che questo monumento è una struttura tarda del II secolo.
Festa: 17 aprile.
Bibliografia: eusebio, Historia Ecclesiastica 4.11, 14, 19. e. ciliegio, Tombe di San Pietro e San Paolo, tr. j. murray (New York 1959). e. ferguson, Enciclopedia del cristianesimo primitivo (New York 1997), 1:56. jnd kelly, Dizionario dei papi di Oxford (New York 1986), 10-11. g. quispel, “Valentinus and the Gnostikoi”, Dire dentro 50: l – 4.
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