uomo coraggio

Lettera enciclica di Papa Pio XI pubblicata il 6 gennaio 1928 [Di Janet 20 (1928) 5-16]. Era un solenne trattato sul movimento ecumenico incarnato nelle Conferenze sulla vita e il lavoro e sulla fede e l’ordine. Era una spiegazione della non partecipazione dei cattolici alla Conferenza di Losanna del 1927. Il papa proibì la partecipazione dei cattolici a un movimento che chiamava “pancristiano”. Le ragioni erano: i postulati dell’unione negavano che la Chiesa di Cristo esistesse già visibilmente nel mondo e affermavano che doveva essere portata all’esistenza; implicavano che la riunione può essere raggiunta senza l’unità della dottrina; hanno dedotto che la Chiesa cattolica non è la Chiesa di Cristo ma una delle tante comunità nella Sua chiesa. Questi postulati includevano il relativismo nella dottrina, il modernismo nella teologia e l’indifferentismo nell’ecclesiologia. Qualsiasi riunione o associazione o movimento basato su tali principi contraddirebbe l’intera fede della Chiesa, in modo che nessun cattolico potrebbe in logica prenderne parte. Questa enciclica non è stata ben accolta dai non cattolici, ma con la sua chiara presentazione dei principi è servita a spianare la strada all’attività ecumenica cattolica in un’altra generazione. È stato menzionato nell’istruzione del Sant’Uffizio del 20 dicembre 1949 sul movimento ecumenico [Di Janet 42 (1950) 142-147].

Bibliografia: S. boulgakov, “L’Enciclica papale e la Conferenza di Losanna”, L’Oriente cristiano 9 (autunno 1928). ad lee ed., Vaticano II: la dimensione teologica (Washington 1963). g. baum, Che possano essere uno: uno studio della dottrina papale, Leone XIII-Pio XII (Westminster, Md. 1958). ymj congar, Lessico per la teologia e la chiesa, ed. j. hofer e k. rahner (Friburgo 1957–65) 7: 1128–37.

[tf cranny]