Un’abbazia benedettina no (nuova Norcia ), nell’Australia occidentale, a circa 80 miglia a nord di Perth, di cui è suffraganea. Fu fondata (1846) da un monaco spagnolo, Rosendo Salvado, per l’evangelizzazione degli aborigeni australiani. Dopo aver vissuto tre anni tra questi nomadi primitivi, Dom Salvado (1814-1900) visitò l’Europa (1849) in cerca di missionari. Mentre a Roma è stato nominato vescovo di Port Victoria (ora Darwin). Prima che potesse tornare, tutto il suo gregge abbandonò la regione per i giacimenti auriferi meridionali, dopodiché il papa gli permise di tornare a Nuova Norcia. Il vescovo Salvado e la sua giovane comunità spagnola costruirono un monastero e bonificarono la terra per l’agricoltura. Fondarono scuole, costruirono cottage per nativi sposati e li introdussero all’agricoltura e all’artigianato. Nel marzo 1867 Pio IX fece del monastero un’abbazia no e una prefettura apostolica. Mons. Salvado, in visita a Roma (1900), ne dispose l’affiliazione alla provincia spagnola della Congregazione benedettina di Subiaco. Il suo successore, Dom Fulgentius Torres (abate 1902–14), trovò una situazione sociale mutevole. Con l’avvento dei coloni europei e il calo del numero di nativi, l’abbazia dovette provvedere ai bisogni spirituali di una popolazione bianca, piuttosto che non bianca. Nel nord, tuttavia, l’abate Torres stabilì una nuova missione per gli aborigeni nel 1908 sul fiume Drysdale.
Bibliografia: jt mcmahon, La storia di Salvado (Perth 1956). Annuario Pontificio 728 (1964).
[jg murtagh]