Cahn, edmond nathaniel (1906-1964), avvocato e filosofo del diritto statunitense. Cahn è nato a New Orleans, in Louisiana. Ha esercitato la professione legale a New York, specializzandosi in diritto tributario. Nel 1950 abbandonò la pratica per dedicarsi alla scrittura e all’insegnamento della legge alla New York University. Per diversi anni è stato direttore del Revisione del diritto tributario.
Nella sua filosofia giuridica, Cahn si è occupato principalmente delle intuizioni etiche e morali che si trovano nella legge. Secondo lui, la legge dovrebbe aspirare a esprimere i più alti valori morali della società. Il banco di prova per il successo della democrazia, ha scritto, risiede nel funzionamento pratico della legge. In questo contesto il suo pensiero rifletteva il concetto di “scetticismo dei fatti”, che traduceva come l’idea che una società democratica deve sempre mettere in discussione i propri valori nella ricerca della verità.
In Cahn’s Senso di ingiustizia (1949) ha sostenuto che “La giustizia della giustizia è la fonte, la sostanza e il fine ultimo della legge”. Cahn considerava il suo libro una dichiarazione concettuale della guerra dei profeti ebrei contro l’ingiustizia individuale e sociale. A suo avviso, la giustizia può essere realizzata “nel processo attivo di rimediare e preservare ciò che susciterebbe il senso di ingiustizia”. Ha continuato la sua esplorazione dell’interazione tra legge e morale in Decisione morale (1955). Il giudice della Corte Suprema William O. Douglas, esaminando Cahn’s Predicament of Democratic Man (1961), notò “la voce dei profeti ebrei che convocavano gli uomini per erigere le colonne che sostengono l’autorità morale del governo rappresentativo”. Gli articoli e i discorsi più importanti di Cahn sono raccolti in Affrontare l’ingiustizia (a cura di LL Cahn, 1966). Ha anche curato Corte Suprema e Legge Suprema (1954), sulla base di un simposio da lui organizzato.
[Julius J. Marcke]