Vescovo e martire, noto anche come Léger; b. c. 616; d. foresta di Sarcing, vicino ad Arras, Francia, 2 ottobre 678. Discendente da una nobile famiglia franca, fu arcidiacono a Poitiers sotto suo zio Didon († 673) e poi abate di saint-maixent per almeno sei anni fino a quando non fu chiamato alla corte di Neustria dai bathildis, reggenti dal 657. Grazie all’influenza della regina divenne c. 663 vescovo di Autun, importante sede borgognona che lotta per mantenere la propria autonomia. Fece restaurare la cattedrale, fece traslare le reliquie di San Sinforo (II secolo) e convocò un sinodo. Il regno, tuttavia, fu gettato nel caos quando Clotaro III († 673) divenne maggiorenne e Bathildis si ritirò nel convento di Chelle, lasciando il potere a Ebroinus († 681), il sindaco del palazzo. Neustria e Borgogna avevano quindi lo stesso re, ma ciascuna rimase un regno separato. Quando Ebroinus tentò di affermare l’autorità universale, i nobili borgognoni si ribellarono, guidati da Leodegar. Nel marzo (o maggio) del 673, il giovane Clotaro morì ed Ebroino cercò di imporre Teodorico III (m. c. 691) come re, ma i nobili lo fecero tosare e il sindaco fu esiliato a Luxeuil. Childeric II († 675), re d’Austrasia dal 662, divenne l’unico monarca per i tre regni. Accusato di complottare contro il re, anche Leodegar fu esiliato a Luxeuil, ma dopo l’assassinio di Childeric nell’autunno del 675 e il ritorno di Teodorico, sia Leodegar che Ebroinus furono liberati. Leodegar tornò ad Autun, dove Hermanarius gli restituì la sua sede usurpata, ed Ebroinus divenne più attivo che mai. Ignorando Wulfoad, il sindaco del palazzo, proclamò re Clodoveo III in Austrasia e assunse il potere in suo nome. A Crécyen-Ponthieu catturò il re Teodorico, che era stato ritenuto morto, e pose l’assedio ad Autun. Il digiuno, l’elemosina e le processioni furono inutili, e alla fine Leodegar si arrese per impedire il saccheggio della città. Sotto la falsa accusa di aver preso parte all’assassinio di Childeric, Leodegar fu accecato e gli fu tagliata la lingua. Nel settembre del 678 apparve al palazzo reale prima di un sinodo che lo degradò; è stato poi trascinato nella foresta di Sarcing, dove è stato decapitato.
Desiderius, vescovo di Chalons, e Waimer, conte di Champagne, i nemici di Leodegar, furono condannati dal Sinodo di Mâlay anche prima della sua morte, ed Ebroinus fu assassinato nella primavera del 681. Niente ora ostacolava una riabilitazione e un l’assemblea dei vescovi ha proclamato martire Leodegar. I suoi resti sono stati tradotti c. 682 a Saint-Maixent dall’abate Audulf († 682), e una basilica fu eretta sotto il suo patronato vicino alla casa dell’abate. Durante le invasioni normanne le reliquie furono trasferite da un luogo all’altro, ma una parte di esse fu restituita c. 930. Molte chiese in Francia e in Belgio portano il suo nome, ed è particolarmente onorato nelle diocesi di Autun e Poitiers. Viene invocato per le malattie degli occhi, ed è raffigurato nell’arte come un vescovo che tiene in una mano una trivella, lo strumento usato per accecare.
Festa: 2 ottobre.
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[j. cambell]