Strashun (zaskovitzer), samuel ben joseph

Strashun (Zaskovitzer ), Samuel ben joseph (1794–1872), mercante lituano e studioso talmudico. Originariamente chiamato Zaskovitzer, dal luogo della sua nascita, Zaskovitz, Strashun adottò il cognome di suo suocero, David Strashun. David Strashun ha acquisito un’attività a Vilna e ha anche aperto un Klaus a lui intitolato. Samuel, sollevato da suo suocero da tutte le cure materiali, si dedicò a studiare lì. Il suo insegnante era R. Abraham * Danzig, che si riferisce a lui nel suo Binat Adam e Ḥokhmat Man sotto il suo nome originale. Anche dopo la morte di suo suocero nel 1843, poté continuare gli studi mentre sua moglie ei suoi fratelli gestivano un grande magazzino a Vilna. Strashun era anche uno dei leader della comunità di Vilna. Rifiutò di accettare la nomina a rabbino di Suwalki, dedicandosi interamente allo studio e all’insegnamento.

La fama di Strashun si basa sulle sue ampie annotazioni e glosse su quasi tutti i trattati del Talmud e della Mishnah. Seguì l’esempio di Elijah Gaon di Vilna, evitando, come egli stesso testimonia (in una lettera a R. Heshel Levin), il metodo di pilpul, limitandosi a fornire fonti, stabilire il testo corretto, commentare e dare interpretazioni originali. Si è occupato di singole parole e persino di lettere, sottolineando spesso come un errore nello spiegare le iniziali avesse distorto il testo. Non ha esitato a suggerire nuove sentenze halakhiche, non tutte accettate. Le sue annotazioni sul Talmud occupano circa 100 pagine in folio. Inoltre ha annotato il Midrash Rabbah, adottando lo stesso metodo. Il commento di Strashun rivela la sua vasta conoscenza della grammatica ebraica e la sua conoscenza della storia, della geografia e delle lingue straniere. Oltre ai commenti di cui sopra, inclusi nelle edizioni Romm (Vilna) del Talmud e del Midrash, scrisse novelle a Maimonide ‘ Mishneh Torah, allo Shulḥan Arukh Oraḥ Ḥayyime al Sifrei. Ha anche composto glosse al Ma’aseh Ray |, sulle usanze di Elia Gaon di Vilna (1887).

Dei suoi figli il più noto era Mathias * Strashun.

bibliografia:

D. Radner, in: Keneset ha-Gedolah, 1 (1890), 3a paginazione 22-24; Ḥ.N. Maggid-Steinschneider, E lana (1900), 250; Z. Harkavy e R. Katzenellenbogen, in: S. Strashun, Mekorei ha-Rambam la-Rashash (1956), 53 e seguenti; Sto andando a Le-Ḥeker Mishpaḥot (1953), 44 sgg.; JL Maimon, Mezzogiorno Ḥodesh be-Ḥodsho, 6 (1960), 109 sgg.

[Shillem Warhaftig]