Hadrach

Hadrach (ebr. חַדְרָךְ), città della Siria. La sua identificazione è stabilita dal riferimento biblico alla “terra di Hadrach” in contesto con Damasco, Hamath, Tiro e Sidone (Zaccaria 9: 1). Alcuni studiosi modificano anche la descrizione di Ezechiele del confine settentrionale del paese dalla “via di [Ebr. haderekh] Hethlon “a” Hadrach-Hethlon “, e di conseguenza localizzarlo tra il Mediterraneo e Zedad (Ez. 47:15). La città Hazrak è menzionata in un’iscrizione di Zakir, re di Hamath e Luʿat (Lʿs; c. 780 bce ), che conquistò la città e resistette alla sua invasione da parte di una coalizione di re della Siria settentrionale e dell’Anatolia meridionale. Nell’ottavo secolo, gli Assiri assaltarono la città tre volte prima che Tiglat-Pileser III riuscisse a conquistarla nel 738 aC circa. ad una provincia assira, che porta il suo nome, dove si trova ancora un governatore assiro nel 689 aC

Poiché Hadrach appare nei documenti assiri insieme al Monte. Saua (apparentemente Monte al-Zāwiya), gli studiosi individuano la terra di Hadrach tra la valle di Unqi (Antiochia) a nord, Hamath a sud e gli Oronte a ovest. L’ubicazione della città Hadrach, tuttavia, è controversa; è molto probabilmente Kharake, vicino a Mu’arat e-Nu’aman.

Una nota di R. Joseph b. Dormaskit a R. Judah indica che in epoca talmudica si pensava che Hadrach fosse situato nelle vicinanze di Damasco (Sif. Deut. 1). Nel Medioevo, la sede di Gaon Solomon b. Elia e la sua yeshivah erano chiamati Hadrach; questa è forse la città Javbar, due miglia (3 km.) a nord-est di Damasco, dove sono stati trovati i resti di un’antica sinagoga. Hadrach era ancora menzionato dai viaggiatori del XVI e XVII secolo, come il luogo in cui si trovava la “Sinagoga del Profeta Elia”, le cui rovine sopravvivono ancora oggi.

bibliografia:

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[Michael Avi-Yonah]