Bamberg, Louis

Bamberger, louis (1855-1944), commerciante e filantropo statunitense. Bamberger è nato a Baltimora, nel Maryland. Da ragazzo ha iniziato a lavorare in un negozio di articoli asciutti, ma ancora giovane si è trasferito a New York per dedicarsi al merchandising all’ingrosso. Nel 1892 lui e suo cognato Felix Fuld fondarono L. Bamberger and Co., un piccolo grande magazzino, a Newark, nel New Jersey. Adottando metodi avanzati di merchandising e le più recenti tecniche di pubblicità, Bamberger’s è cresciuto fino a diventare uno degli stabilimenti americani più grandi e redditizi. Nel 1929 RH Macy di New York rilevò l’azienda Bamberger, ma Louis Bamberger continuò a servire come presidente del negozio di Newark fino al 1939. Diede ai suoi dipendenti un interesse cooperativo nell’azienda, stabilì un programma pensionistico per loro e segnò il suo ritiro. distribuendo doni in denaro e rendite ai lavoratori che avevano lavorato per un minimo di 15 anni. Un’altra delle imprese di successo di Bamberger fu la stazione radio di Newark wor, che costruì negli anni ‘1920. Le filantropie di Bamberger coprivano una vasta gamma di interessi. Ha dato generosamente agli ospedali e al forziere comunitario di Newark, e alla promozione delle arti e delle scienze. Il lungo elenco di cause e istituzioni ebraiche a cui ha contribuito includeva il * Jewish Theological Seminary of America. Membro fondatore del Museo di Newark, e in seguito presidente onorario, ha fornito i fondi per il nuovo edificio, inaugurato nel 1926, e ha donato una grande quantità di oggetti d’arte, archeologici, scientifici e industriali. Il più grande atto filantropico di Bamberger, che ha condiviso con sua sorella, la signora Felix Fuld, è stato un dono di $ 5,000,000 per l’istituzione dell’Institute for Advanced Study a Princeton. Lui e sua sorella hanno anche contribuito alla Fuld House a Princeton, che ha fornito alloggi per l’Istituto.

bibliografia:

Newark Museum Association, Louis Bamberger… un tributo… (1944); T. Mahoney, Grandi mercanti (1955), 167–70, 194.

[Morton Mayer Berman]